Uno dei metodi più utilizzati dagli studiosi per ottenere informazioni sul passato del nostro pianeta è lo studio dei fossili. I fossili non sono altro che tracce di resti di specie animali o vegetali, possono essere integri o parziali e comprendono un vasta gamma di opzioni: denti, ossa, uova, conchiglia, piante, fiori e molte altre ancora.
Il ritrovamento di fossili è sempre fonte di curiosità e nuove scoperte: questi resti possono rivelare molto sullo stile di vita e sulle specie viventi migliaia di anni fa e spesso hanno aiutato gli esperti a stabilire una cronologia e a portare delle prove in sostegno della teoria dell’evoluzione.
Come si formano i fossili? Un processo lungo migliaia di anni
Generalmente quando un animale o un essere umano muoiono, immediatamente inizia il processo di decomposizione che deteriora carne e pelle; le ossa e i denti (come anche conchiglie e tronchi di animali e piante) sono molto più duri e resistenti e, a volte, sono necessarie decine d’anni perché vengano consumati ed erosi da agenti atmosferici e batteri.
Quando, pero, il corpo, la pianta o l’animale morto viene sepolto da sabbia o fango prima che inizi la decomposizione, può avviarsi il processo di fossilizzazione che dura migliaia e migliaia d’anni. I fossili vengono generalmente ritrovati in rocce sedimentarie scoperte durante gli scavi e vengono datati tramite il principio di biostratigrafia.
Ovvero, i fossili trovati più in profondità sono più antichi rispetto quelli rinvenuti in zone più vicine alla superficie in base al principio geologico della sovrapposizione. I fossili vengono poi datati con l’utilizzo di fossili guida e con altre tecniche come il carbonio 14 o gli isotopi radioattivi.
Ecco come i fossili guida ci permettono di datare la storia
Poco fa abbiamo parlato di fossili guida e di come ci permettano di procedere alla datazione di altri fossili ritrovati durante gli scavi. Ma, cosa sono e come funzionano i fossili guida? Come abbiamo visto, la crosta terrestre e il suolo si formano con un processo di stratificazione per il quale gli strati più giovani si sovrappongono a quelli più antichi;
Tuttavia, a volte, bruschi movimenti tettonici potrebbero alterare l’ordine e la stratificazione di questi strati, spostando fossili più recenti in profondità o riportando in superficie resti più antichi. Come potete immaginare, alcuni fossili sono presenti in più di uno strato, mentre altri sono caratteristici di pochi strati specifici: il che significa che la particolare forma vivente in questione ha caratterizzato un particolare periodo della storia della terra.
Questi sono i fossili guida: resti di piante o animali che sono esistiti in momenti isolati e ben definiti che permettono agli scienziati di collocare tutti gli altri fossili ritrovati in una linea del tempo immaginaria scandita e suddivisa da questi fossili guida.